mercoledì 24 giugno 2009

martedì 26 maggio 2009

CARTA D'IDENTITA' DIGITALE DI MONIA COLELLA


1996. Ho cominciato a giocare ai videogame del sega megadrive e il mio gioco preferito era Sonic ma giocavo anche a giochi di combattimento tipo Mortal Kombat , Tekken...

1997.I miei genitori mi hanno anche regalato la Nintendo e così ho conosciuto nuovi giochi come Super Mario...

1999. Ho avuto la play station e li ho conosciuto nuovi giochi.Ho cominciato anche a giocare con il computer a lavoro di mamma.

2001. Ho ricevuto come regalo di compleanno il mio primo telefenino.

2004. Primo computer in casa mia perchè serviva a me e a mia sorella per fare ricerche scolastiche però ancora non conoscevo internet e perciò il mio uso era sporadico.

2006. Ho cominciato a usare programmi come word,mediaplayer e intanto iniziavo a esplorare i siti web.Mi sono iscritta anche ad un sito nottekr per vedere le foto in discoteca nel quale c'era anche una community che mi permetteva di interagire con i miei amici e conoscere gli eventi futuri della mia città.

2007. Ho attivato un contatto messanger per tenermi in contatto con i miei amici e con il mio ragazzo che era lontano e ho cominciato a usare anche la webcam.

2008. I miei genitori mi hanno comprato il pc portatile inizialmente per motivi legati allo studio ma ora lo utilizzo tutti i giorni per scrivere,condividere documenti, conservare dati, fare ricerche...Ho anche sostenuto l'esame di informatica con il professore Orfeo Massara senza problemi e ho anche realizzato per la prima volta una mappa con googlemaps.

2009.Mi sono iscritta a Facebook per mantenermi in contatto con amici vecchi e nuovi e perchè è anche il social-network più grande del mondo dove si incontra gente di tutte le nazionalità.Ho cominciato a realizzare un blog soltanto grazie all'esperienza di questo corso universitario.

venerdì 8 maggio 2009

« C'è qualcuno che vuole mettermi il bavaglio! Io non li temo! Non ci riusciranno! Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni! Che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno cosa voglio dire questa sera! Capiranno e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale! E si chiederanno cosa succedeva sulla spiaggia di Capocotta. »
(Rino Gaetano ad un concerto prima di cantare Nuntereggae più nel 1979)






Oltre a un grande vuoto Rino Gaetano lascia un’enorme eredità culturale. Le sue canzoni sono ancora tutte attualissime e ancora rivisitate dai molti interpreti. Rino Gaetano è stato un maestro per il suo modo ironico, ma mai banale, di avvicinarsi ai piccoli e ai grandi temi della quotidianità. Difensore dei contadini del Sud Italia, dei quali si ergeva quasi a paladino, e nemico dei giochi di potere della politica. Le sue filastrocche sono uno spaccato della società che, 28 anni dopo, non è cambiata molto.

BIOGRAFIA

Nato a Crotone, in Calabria il 29 ottobre del 1950, Salvatore Antonio Gaetano detto Rino,si trasferisce a Roma all'età di dieci anni, per motivi legati al lavoro dei suoi genitori, e nella città capitolina vive per tutto il resto della sua vita, in Via Nomentana Nuova, nel quartiere di Monte Sacro, nei dintorni di piazza Sempione.
Dopo le prime esibizioni al Folkstudio, viene scoperto da Vincenzo Micocci, e il debutto discografico avviene nel 1973: con lo pseudonimo di Kammamuri's, pubblica per la It il 45 giri I Love You Marianna (sul lato B Jaqueline); prodotto da Antonello Venditti e Piero Montanari. I Love You Marianna potrebbe far pensare alla marijuana ma in realtà qui Rino, pur giocando sul doppio senso, si riferisce all'affetto che lo lega alla nonna Marianna, con la quale giocava da bambino. In quegli anni il cantante stringe una particolare amicizia con alcuni dei colleghi sotto contratto con la It di Vincenzo Micocci, ancora poco noti, quali i cantautori Francesco De Gregori, Lucio Dalla, l'attore Marco Messeri.
Nel 1974 pubblica il suo primo album, Ingresso libero, che non ottiene tuttavia particolari riscontri di vendita né di critica, pur mostrando già i segni dello stile estroso, provocatorio e innovativo che avrebbe caratterizzato tutta la sua carriera. Tra i brani presenti ci sono Ad esempio a me piace il sud, canzone già nota perché incisa l'anno precedente da Nicola Di Bari con un testo leggermente diverso, e I tuoi occhi sono pieni di sale.
Il successo arriva l'anno dopo con il 45 giri Ma il cielo è sempre più blu.
Nel 1978 Rino Gaetano partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Gianna, piazzandosi al terzo posto, alle spalle dei Matia Bazar e di Anna Oxa. Inizialmente Rino Gaetano non vuole presentarsi al Festival, manifestazione nel cui spirito non si riconosce, ma viene poi in qualche modo convinto dalla sua casa discografica, la It. Decide allora di presentarsi col brano Nuntereggae più perché considera Gianna troppo commerciale e perché, a suo parere, si tratta quasi di una brutta copia di Berta filava. Poi però, poco tempo prima dell'inizio del Festival Rino decide di portare sul palco Gianna, un brano che, grazie anche al trampolino di Sanremo, ottiene un grande successo e rimane per numerose settimane al primo posto nella classifica dei 45 giri più venduti in Italia. Sul lato B di quel disco c'è il brano Visto che mi vuoi lasciare.
Artista estremamente poliedrico, nel 1981 recita nel Pinocchio di Carmelo Bene a Roma nel ruolo della volpe.
La carriera e la vita di Rino Gaetano si interrompono tragicamente il 2 giugno 1981 a soli trent'anni, in un incidente stradale che avviene a Roma, sulla via Nomentana, nei pressi del quartiere Trieste. Pochi giorni prima della tragedia, Rino rimane coinvolto in un altro incidente automobilistico dal quale esce miracolosamente illeso. La sua auto, una Volvo 343, è completamente distrutta e lui ne acquista subito un'altra uguale.
Il secondo incidente invece si rivela fatale: la vettura nuova di zecca si schianta contro un camion lungo via Nomentana all'altezza dell'incrocio con via Carlo Fea. Pur prontamente soccorso, in fin di vita, il cantante viene rifiutato da ben cinque ospedali, una circostanza sorprendentemente simile a quella narrata in uno dei suoi primi testi, "La Ballata di Renzo", eseguita dal cantautore durante le sue prime esibizioni al Folkstudio. Muore per la gravità delle ferite riportate, per giunta a pochi giorni di distanza dalla data fissata per il suo matrimonio. È sepolto a Roma, al cimitero del Verano.
« ...vedo già la mia salma portata a spalle da gente che bestemmia che ce l'ha con me... »
(da Al Compleanno Della Zia Rosina, 1976 - Rino Gaetano)